Un amore in quarantena

di Ginevra Dossi, 3 B

Sono qui per raccontarvi una storia, la MIA storia. Andiamo con ordine.

Ciao a tutti, mi chiamo Marika Arquati, ho 16 anni e frequento l’Istituto alberghiero A. Olivetti di Monza. Non mi soffermerò a raccontarvi come sono e com’è la mia vita, semplicemente partirò da ciò che è necessario sapere.

12 settembre 2019: primo giorno di scuola, nuovo indirizzo, nuova classe, nuovi compagni, in una sola parola: ANSIA. Arrivo a scuola e attendo che mi chiamino per capire a quale classe sono assegnata. Dopo una lunga lista di nomi finalmente sento il mio. Sono in 3B, aula 2/20. Incerta, salgo le scale per raggiungere la mia nuova classe e ovviamente mi siedo al primo banco, perché lì davanti ho una visuale meravigliosa di tutte le persone che mi circondano. Questo è ciò che vedo: il solito gruppetto di ragazzi casinisti, quello di sole ragazze (di cui mi piacerebbe far parte) e poi ovviamente non possono mancare i lupi solitari. I giorni passano e io continuo a conoscere tutti i miei compagni, ma c’è una persona che mi incuriosisce più di tutte.

Si chiama Cristian Brambilla, anche lui ha 16 anni, non so di che gruppetto faccia parte, ma so che diventeremo grandi amici. Cristian è all’apparenza il classico “cattivo ragazzo”, però sento che ha un segreto da raccontare e di sicuro non l’ha mai raccontato a nessuno. Passano alcune settimane e Cristian, che non mi aveva rivolto più di “ciao”, non solo si ricorda che è il giorno del mio compleanno ma lo urla  a tutta la classe: “BUON COMPLEANNO BIONDINA!”.  È proprio uno stupido, penso, ma apprezzo il gesto.

Qualche giorno più tardi, Cristian richiama la mia attenzione, intendo qualcosa più di un semplice “ciao” o di un “BUON COMPLEANNO BIONDINA!” urlato a dei semi sconosciuti. Me lo ricordo come se fosse ieri.

Stavo parlando con alcune compagne di classe e ad un certo punto mi arriva una notifica su Whastapp. Si tratta di alcuni screen inviati da Cristian (da dove ha preso il mio numero? Ah già, dal gruppo con la classe). Sono le immagini di una conversazione con una certa Sofia, la ragazza che in quel momento gli piaceva. Nell’ultimo messaggio, Cristian mi chiede dei consigli. A quanto pare, secondo lui, sono una brava in queste cose. Da cosa l’avrà dedotto proprio non lo so. Ho l’intuito di un bradipo in queste cose!

Dopo quei messaggi abbiamo legato sempre di più fino a diventare praticamente migliori amici.

Ed è subito 2020,  il “meraviglioso” 2020, avete presente?! Con l’anno nuovo arrivano anche nuove consapevolezze: Cristian è più di una semplice amicizia. I miei sentimenti assumono forme strane, mai viste prima. Ma no, Marika, ignorali! Soprattutto, vedrai che non sono ricambiati.

E proprio mentre facevo botta e risposta con me stessa, una notizia al telegiornale ha attirato la mia attenzione: un nuovo virus, denominato “coronavirus”, apparso in Cina nel mese di dicembre,  stava travolgendo a poco a poco tutta la popolazione. All’inizio non ero particolarmente preoccupata perché sembrava così lontano. Invece no, era già così incredibilmente vicino! Qualche giorno dopo, un’altra notizia: primi casi di coronavirus in Italia.

E mentre questo strano microrganismo sconosciuto iniziava a circolare in Lombardia, Cristian ed io continuavamo a vederci e non solo. Accadeva quello che per molti adolescenti è il primo passo verso la scoperta del pianeta Amore. Com’era quella frase: “un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità”? Beh, per me, era esattamente il contrario: un piccolo passo per l’umanità, un gesto tra miliardi di gesti, ma un grande passo per me. Cristian mi ha baciata. Non pensavo che il mio primo bacio sarebbe stato, come dire, così “veloce”. Ciononostante ho passato al microscopio ogni istante, per cui la cosa è andata più o meno così. Quel giorno Cristian si era fermato da me a studiare e il tempo era passato così velocemente che era già arrivato il momento che lui tornasse a casa. Lo accompagno alla porta e… VEDO LA LUNA! Eravamo lì, in piedi, e ci guardavamo negli occhi come quando un uomo fissa incantato la luna piena. Dopo qualche minuto, senza che io mi aspettassi nulla, si è avvicinato ed ha fatto incontrare le nostre labbra in un rapido e deciso bacio. Non sembrava un primo bacio come ci si aspetterebbe, pieno di imbarazzo o cose simili ma, al contrario, uno di tanti. Nessuno può capire come io mi sia sentita, per la prima volta nella mia vita, amata davvero da qualcuno. Alla sicurezza di Cristian si è contrapposta la mia, ehm, sbadataggine? Presa dall’emozione, sono arretrata e ho messo il piede in fallo. Ho rischiato di schiantarmi per terra così forte che anche i vicini avrebbero sentito il botto. Per fortuna sono solo scivolata e Cristian è riuscito a tenermi in piedi.

Dalla stelle (per fortuna evitate) alle stalle: tutta la Lombardia è in quarantena. Non si parlava d’altro, mentre l’unica cosa a cui io riesco a pensare è che non rivedrò Cristian per chissà quanto tempo. Ed è qui che è cominciato il nostro “amore in quarantena”. Da quel giorno alla televisione si susseguono notizie degne di un film di fantascienza: assalto ai supermercati, gente che esce a fare una passeggiata con cani finti, che corre per la prima volta in vita sua, che lancia oggetti di vario tipo ai passanti. Nessuno riesce a rispettare una semplice e facile richiesta: stare a casa.

Il tempo scorre lento, tra videolezioni, compiti e videochiamate (soprattutto con Cristian).

Dopo lunghissime settimane di attesa finalmente la notizia che aspettiamo da mesi: quarantena finita. Ammetto che è dura tornare alle abitudini di sempre, ma sono davvero felice che tutto questo incubo sia finito. E adesso eccomi qui, nel 2021.

Ciao a tutti, mi chiamo Marika Arquati, ho 17 anni e… un ragazzo meraviglioso.

 

 

Una risposta a “Un amore in quarantena”

  1. Bravissima Ginevra, un articolo interessante e piacevole, hai una scrittura vivace e scorrevole.
    prof DE CUPIS

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