Un luogo aperto a tutti dove poter riflettere

Il giorno 27 gennaio 2022, per la Giornata della Memoria, noi alunni della classe 5° C ci siamo recati al Bosco della Memoria, a Monza in via Messa, con lo scopo di ricordare in prima persona i 92 deportati monzesi. Tra i tanti orrori concepiti durante la guerra, uno fu quello della realizzazione dei campi di sterminio; qui erano incarcerati tutti coloro che erano contro l’ideologia nazi-fascista. Ricordiamo, purtroppo, il nome di Auschwitz, il più grande Lager del mondo, strumento fondamentale per realizzare la soluzione finale.

Una volta arrivati, siamo rimasti stupiti dalla quantità di alberi, simbolo di rinascita e vita: ciascuna pianta ha alla base il nome della singola vittima, 89 uomini e 3 donne.

Uno dei protagonisti principali della Resistenza monzese fu Enrico Bracesco, un operaio della Breda, azienda di metalmeccanica divenuta un’impresa bellica durante il periodo di guerra; egli aveva il compito di fornire armi e munizioni ai partigiani. Il suo pensiero era antifascista e partecipò anche allo sciopero del 1943; le conseguenze furono la deportazione di operai al fine di bloccare le rivolte. Bracesco, mentre stava eseguendo una consegna per la Resistenza, perse la gamba destra dopo il ribaltamento del camion che guidava. Fu arrestato, portato al campo di Fossoli e in seguito inviato al Castello di Hartheim, luogo della sua sofferenza e morte. La fortezza venne soprannominata “Università degli orrori” perché la durata media della vita tra queste mura era all’incirca di 48 ore, poiché venivano condotti degli esperimenti mortali sui pazienti.

La figlia Milena, per rendere omaggio alla dedizione e al sacrificio di suo padre e di tutti gli oppositori del regime fascista, ha ideato la costruzione di questo bosco nel 2018. Ogni anno, in questo giorno, la signora Bracesco e il sindaco di Monza, depositano una corona di alloro per riconoscere il valore storico e civico di tutti coloro che sono stati vittime delle deportazioni. Qui riportiamo il link dell’intervento del Presidente della provincia di Monza e Brianza alla commemorazione della Giornata della Memoria.

 

A seguire, è stata programmata le posa di sette Pietre d’Inciampo, blocchi di pietra ricoperti di ottone, davanti alle abitazioni di alcuni deportati.