Rossini 150 anni dopo: il Maestro «a tavola» con le scuole della Brianza

«Largo al factotum della città». Di chi stiamo parlando? Di Gioacchino Rossini, uno tra i più grandi compositori italiani di sempre. Un po’ ovunque, dallo scorso 13 novembre, si celebrano i 150 anni dalla sua scomparsa. Monza non fa eccezione: ad aprile, presso il Teatro Manzoni, si svolgerà un’attività importante che coinvolgerà oltre all’Istituto Olivetti anche alcune scuole medie della provincia, come la Bonatti, la Bellani e la Anna Frank. L’evento comprende 3 momenti:uno a carattere teatrale, uno a carattere divulgativo da realizzare nelle scuole e, infine, l’ultimo a scopo formativo ma da tenere direttamente nel Teatro. Secondo quanto dichiarato dalla nostra dirigente scolastica Renata Cumino, tutti i settori della scuola saranno impegnati: Ricevimento accoglierà i partecipanti delle scuole, Cucina ci delizierà con preparazioni ispirate all’Ottocento. Ci sarà la possibilità di assaggiare tre piatti d’eccezione, a cominciare da un filetto con foie gras.

Contemporaneamente, gli studenti dell’istituto Bellani e Bonatti ci intratterranno con un’attività concertistica strumentale. Assisteremo alla proiezione di due opere rossiniane, “La gazza ladra” e “L’inganno felice” e alla rappresentazione in costume “Io sono Rossini e mi racconto”. Al termine, gli alunni dell’Olivetti allestiranno un buffet a  tema: “Rossini gourmet”. Un’occasione unica per riscoprire la figura del compositore nato a Pesaro nel 1792. Genio precoce, ideò e scrisse le sue prime opere a 14 anni, successivamente divenne famoso per capolavori del calibro de “Il Barbiere di Siviglia”, “La Cenerentola” e “Semiramide”. Riuscì a portare sui più importanti palchi europei le sue arie piene di grazia, armonia e allegria. Rossini (nella foto) concluse il suo percorso artistico con il “Guglielmo Tell” composizione a cavallo tra il classicismo e il romanticismo. Da lì a poco avrebbe abbandonato il teatro a causa di una dolorosa crisi personale. Morì a Parigi all’età di 76 anni, nel novembre del 1868, dopo aver combattuto contro il cancro.

A cura di Saymon Menilli, Giada Polastri e Diego Sapio