Il Giorno della memoria con la poesia di Paul Celan

Il 27 gennaio si celebra il Giorno della memoria, in cui si ricordano le vittime dell’Olocausto. Presso il nostro istituto Loredana Larghi, docente di tedesco, ha consegnato ai ragazzi delle proprie classi il testo di “Todesfuge” (“Fuga di morte”), una poesia sulla vita degli ebrei nei campi di concentramento. L’autore è Paul Celan (nella foto), poeta ebreo rumeno che visse la tragica esperienza della deportazione e dei campi di concentramento. Attraverso la poesia, provò a liberarsi della sofferenza per la perdita dei genitori uccisi dai nazisti ma, schiacciato dall’angoscia, si tolse la vita la notte tra il 19 e il 20 aprile del 1970. Un componimento, quello esaminato in classe, che propone un capitolo di storia in poche immagini, contrapponendo il dolore degli ebrei all’ambiguità degli ufficiali nazisti. Dopo aver letto e commentato la poesia con la docente, alcuni alunni della IA si sono offerti di rispondere alle domande di Civico 12 su quest’opera scritta in forma di fuga musicale. «La frase che mi ha colpito di più è “La morte è un campione tedesco”», dice Sara Sortino e il riferimento è alla crudeltà delle SS nei confronti dei prigionieri. Stefania Oriani cita «l’uomo che abita nella casa», un’immagine che le porta alla mente il ricordo di alcuni film che trattano questo delicato tema, come “Il bambino con il pigiama a righe”. Martina Leonini, invece, pensa al conforto che viene solo dalla persona amata. Noemi Perticaro racconta la propria esperienza di visita a un campo di concentramento e sottolinea le espressioni “latte nero” e “scavano una fossa nell’aria” a testimonianza della sofferenza umana «che è anche psicologica», aggiunge Elisabetta Pasina. Eloisa Galante ha visitato il Binario 21. E l’espressione «sulle nuvole non si sta stretti» le appare poetica ma, al tempo stesso, angosciante. Per Serena Tramontano esercitare la memoria deve essere un gesto consapevole. Tutti concordi su un punto: la diversità è ricchezza, discriminarla è quanto di più sbagliato possa fare un essere umano. Il Giorno della memoria significa ricordare per fare in modo che non accada più.
A cura di Sofia Chioldin