Consumare ed esserne consapevoli

di Elisa Di Lucchio, Francesca Damato, Giulia Alessandrello, Filomena Calia, Andrea Callovini della classe 3°C

Si sa, l’apparenza inganna! Il mondo dei supermercati non è come sembra. Grazie agli incontri con la “Coop” organizzati dalla scuola, siamo riusciti ad arricchire il nostro bagaglio culturale. Attraverso questo progetto chiamato “un benessere senza spreco”  abbiamo approfondito un tema a noi sconosciuto, che a volte diamo per scontato: lo spreco. Nel mondo ogni anno finisce nella spazzatura un terzo della produzione di cibo. Più di un miliardo di tonnellate, sufficienti a nutrire 4 volte 868 milioni di affamati, che corrisponde al 12% della popolazione mondiale. In Europa ogni anno una persona spreca circa 262 mila kcal pari a 375 pasti, più di uno al giorno. In particolare, nel nostro paese si sprecano 6,6 milioni di tonnellate di cibo che potrebbero sfamare 17,6 milioni di persone.

Come fare per evitare tutto ciò? Le tre “R” riassumono brevemente cosa ognuno di noi dovrebbe fare: Ridurre gli sprechi, Recuperare gli avanzi e Ridistribuire le eccedenze.

La maggior parte delle perdite e degli scarti di cibo avviene nell’Asia industrializzata. Per quanto riguarda le tipologie di alimenti che vengono scartati di più sono la frutta e la verdura con una percentuale che arriva addirittura al 44, purtroppo.

Questi incontri sono iniziati i primi di gennaio nei quali Stefano, l’esperto, ha presentato alla classe come si sarebbero articolati i prossimi appuntamenti.                                                                  La seconda volta che ci siamo visti, è stata proprio all’interno  del  supermercato “Coop”, dove, seguendo le direttive dell’esperto, abbiamo messo in pratica la teoria fatta nell’incontro precedente: comprare degli alimenti essenziali, per una famiglia composta da sei persone avendo un budget fisso di 150 euro,  facendo sì che potessero mangiare e bere per una settimana.

Nel terzo e ultimo incontro abbiamo concluso il progetto discutendo delle varie strategie di marketing utilizzate dai supermercati di tutto il mondo. Inoltre Stefano ha illustrato a tutta la classe la tracciabilità di un prodotto, dal raccolto alla consumazione domestica e i vari marchi ecosostenibili mettendoci in guardia delle possibili truffe e informandoci sul “Greenwashing”, un brand che usa messaggi pubblicitari per coprire l’impatto ambientale negativo.

Questa esperienza ci ha insegnato a saper gestire meglio i nostri consumi, comprando ciò che ci serve senza mai esagerare, anche perché dietro una semplicissima mela ci sono litri e litri di acqua.

Ci siamo divertiti molto e rifaremmo questa esperienza altre mille volte, contando sempre sul gioco di squadra.